Si può ricavare un monopolo da un dipolo?

Si può ricavare un monopolo da un dipolo?

A quasi novanta anni dalla sua teorizzazione il monopolo magnetico, particella favola della fisica moderna, è diventato una realtà

monopolo-magnetico

Rappresentazione artistica del monopolo magnetico: secondo il modello ideale di questo sistema finora mai osservato in natura, le linee di campo hanno direzione perfettamente radiale

Ipotizzato nel 1931 da Paul Dirac, premio Nobel nel 1933, il monopolo magnetico è sempre stato un «miraggio» di studi e di esperimenti, compresi i test effettuati all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso.

Oggi un gruppo di ricercatori americani e finlandesi, è riuscito a osservare per la prima volta una «traccia» della «particella magnetica» attraverso gli effetti prodotti sullo spazio circostante.

La teoria prevedeva l’esistenza dei monopoli perché se esistono le cariche elettriche «separate», come elettrone e protone, dovrebbero esistere anche cariche magnetiche «separate», i monopoli appunto, come si può osservare nel video.

Tuttavia finora nessuno è riuscito a dividere un dipolo magnetico, perché se spezziamo una calamita i due frammenti mantengono sempre un sud e un nord magnetico. Ci sono riusciti alla fine utilizzando un campo magnetico ad atomi di rubidio in un laboratorio super freddo.

Antonio Masiero vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha sottolineato che la ricerca, pubblicata su Nature di gennaio, «ci dice che i monopoli magnetici non sono solo un’assunzione teorica. Si tratta di qualcosa di fondamentale in natura e potrebbe avere importanti implicazioni future difficili da immaginare. Forse come con la scoperta dell’elettrone di cui non ci si potevano aspettare grandi utilizzi e invece oggi domina la tecnologia».

La loro esistenza conferma alcuni aspetti cruciali per la teoria delle stringhe e può aiutare a comprendere quello che è successo immediatamente dopo il Big Bang.