L'Universo è inconoscibile, oltre un determinato limite

L’Universo è inconoscibile, oltre un determinato limite

Intervista a Marcus Du Sautoy, dal Festival delle Scienze di Roma 2015

Nel 1927 il fisico tedesco Werner Heisenberg formula il principio di indeterminazione, per il quale riceverà il Nobel nel 1932. Si tratta di uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica che pone dei limiti alla conoscenza dei fenomeni fisici. Il principio afferma infatti che non è possibile conoscere contemporaneamente e con precisione, la posizione e la velocità di una particella perché tanto più è grande la precisione con la quale si misura la posizione, tanto più sarà indeterminata la velocità. E viceversa.

bollettino 011Più tardi, nel 1931, è la volta del matematico austriaco Kurt Godel che con i teoremi di incompletezza mina le certezze dei fondamenti della matematica. Secondo Godel esistono enunciati matematici che sono veri, ma che non possono essere dimostrati in un determinato sistema assiomatico vale a dire che la loro veridicità può essere solo assunta ma non dimostrata.

Due concetti diversi che per la scienza rappresentano un punto di svolta: l’Universo si rivela inconoscibile, oltre un determinato limite.

Ma cosa hanno in comune questi due teoremi e qual è il limite della conoscenza nella matematica? Lo abbiamo chiesto a Marcus Du Sautoy in occasione del Festival delle Scienze di Roma.

Du Sautoy è docente di matematica all’Università di Oxford e ha pubblicato diversi libri in cui discute l’affascinante mistero dei numeri primi.

 

Credit immagine di copertina: Tom Blackwell via Flickr CC