Melissa Franklin, Walt Disney e il principio di indeterminazione di Heisenberg

Melissa Franklin, Walt Disney e il principio di indeterminazione di Heisenberg

Al Festival delle Scienze di Roma il fisico delle particelle Melissa Franklin parla di meccanica quantistica e cartoni animati

Franklin a Roma

Melissa Franklin durante il suo intervento: “La misura dell’incertezza e l’incertezza della misura” (Credits Francesca Buoninconti)

«Werner Heisenberg aveva un problema col sesso: quando aveva la posizione non aveva l’impulso, quando aveva il tempo non aveva l’energia». Questo è un modo spiritoso per ricordare il principio di indeterminazione di Heisenberg. Così, con ironia, Melissa Franklin ha aperto il suo intervento al Festival delle Scienze che si è svolto all’auditorium della musica di Roma dal 22 al 25 gennaio e ha avuto come tema “l’ignoto”.

Werner Heisenberg, premio Nobel per la Fisica 1932

Werner Heisenberg, premio Nobel per la Fisica 1932 (Credits Wikipedia)

La formulazione del principio di indeterminazione valse a Heisenberg il Nobel per la Fisica nel 1932 «per la creazione della meccanica quantistica» come recita la motivazione del premio. Dal laser alle fotocamere digitali, dal microscopio elettronico alla crittografia: le rivoluzioni apportate dalle applicazioni di questa nuova fisica hanno davvero cambiato il mondo e le nostre vite.

Lo studio di questi concetti ha sicuramente segnato anche la vita personale di Franklin che si è avvicinata alla fisica proprio grazie alla meccanica quantistica. «Eccitante! Quello che facciamo è molto eccitante!» ha ripetuto più volte durante il suo intervento. Il divertimento di Franklin per il suo lavoro sembra quello di un bambino che guarda i cartoni animati.

Prima legge della fisica dei cartoni: «la gravità non funziona finchè non guardi in basso»

Prima legge della fisica dei cartoni: «la gravità non funziona finché non guardi in basso» (Credits Warner Bros.)

Quello che si fa nei cartoni animati è mostrare l’impossibile plausibile, ha spiegato Melissa Franklin. Far suonare il campanaccio al collo di una mucca tirandole la coda è impossibile, ma è reso plausibile dal fatto che la spina dorsale può essere pensata come una corda che collega le due estremità dell’animale. «Questo è il processo che rende divertente un cartone animato» dice Walt Disney in un video mostrato al pubblico dell’auditorium.

I fisici invece cercano il possibile non plausibile. «La fisica delle particelle è incredibile nella sua ricerca dell’inimmaginabile. Per individuare i più piccoli frammenti dell’universo si deve costruire la più grande macchina al mondo. Per ricreare il primo milionesimo di secondo della creazione si utilizza un’enorme energia». Questo è quello che si legge su “The Guardian” e che Franklin ha riportato nella sua presentazione. Queste sono le conseguenze del principio di indeterminazione di Heinsenberg che hanno fatto innamorare Melissa Franklin della fisica: prima donna a diventare professore di ruolo ad Harvard, ha contribuito al raggiungimento di importanti obiettivi in fisica delle particelle, il top quark al Fermilab e il bosone di Higgs al CERN di Ginevra.

Credits immagine di copertina: Francesca Buoninconti