La strana proposta degli animalisti: “Date il Nobel alle vittime dell'uomo”

La strana proposta degli animalisti: “Date il Nobel alle vittime dell’uomo”

L’Agenda del Pianeta Terra accende i riflettori sugli animali uccisi «per sacrifici, riti, religioni, cibo»

Gli animali vittima della ferocia dell’uomo potrebbero vedersi riconoscere il Nobel per la Pace. L’Associazione Agenda del Pianeta Terra, infatti, si è fatta promotrice di un Nobel lontano dagli standard dell’onorificenza svedese. Il riconoscimento che Laura Girardello e Giovanni Peroncini, amministratori di Agenda del Pianeta Terra, hanno suggerito per iscritto al direttore esecutivo della Fondazione Nobel e al Comitato svedese andrebbe «alla memoria di miliardi e miliardi di creature torturate e massacrate nei tempi oscuri del passato». Alla base della campagna di sensibilizzazione emerge la volontà di non dimenticare le violenze subite dalla fauna mondiale.

Spesso «l’uomo ha trattato gli animali come sua proprietà”, spiega il documento, “con la ferocia di un affamato, con l’arroganza di un dittatore, con il sadismo o con l’indifferenza, come oggetti di produzione, di commerci, di sfruttamento, trascurando la cultura di ogni specie e di ogni individuo, senza empatia, né compassione per la loro sofferenza o per le loro esigenze, per le loro capacità di amore, di intelligenza, di sentimenti”. Le motivazioni alla base dell’inconsueta richiesta muovono dalla considerazione secondo la quale si sono succedute negli anni storie di crudeltà a danno del regno animale e alle quali l’Agenda Pianeta Terra ha dedicato articoli e petizioni. L’elenco dei soprusi inflitti agli animali è lungo tanto quanto la lista degli oggetti prodotti con la loro carne: “Animali uccisi per sacrifici, riti, religioni, cibo, oggetti d’uso, trasformati in pellicce, borse, scarpe, materassi, piumini, cuscini, vestiti sottoposti ai più sadici esperimenti scientifici, commerciali, bellici, spaziali, mangiati più per il piacere del gusto che per necessità di sopravvivenza, cacciati in terra, in aria, in acqua, sparati, fiocinati, squartati, addomesticati e usati come unico mezzo di trasporto, curati e poi abbandonati o ammazzati, rinchiusi nei canili, negli zoo, nei circhi. Tutto questo e molto altro con l’alibi che gli animali siano al servizio dell’uomo”, prosegue la lettera che si fa megafono per chiedere scusa, a nome dell’umanità, agli animali che hanno subito la mano non amica dell’uomo.

Animal_Rights_Activists_Protest_at_Circus

Foto: Wikipedia

Riuscirà il rumore scatenato dall’iniziativa a sensibilizzare il pianeta? Si attendono risposte dalla coscienza dell’uomo.

Quanto alla possibilità che l’operazione targata Agenda del Pianeta Terra possa ricevere il placet del Comitato, i dubbi sussistono proprio dalle parti dei promotori. A distanza di qualche settimana dall’invio della lettera al comitato svedese, infatti, Laura Girardello e Giovanni Peroncini, consapevoli delle difficoltà di riconoscere un Nobel agli animali, hanno sottoscritto una nuova richiesta. In quest’ultima si designa, piuttosto, «il sacerdote cattolico e teologo Tomasz Jaeschke che da anni tenta con la teoria e pratica di far entrare nella Chiesa Cattolica la cultura animalista» quale destinatario del Premio Nobel per la pace del 2016.

Credits immagine in evidenza: via Wikimedia CC