Malaria: un passo avanti verso il vaccino

Malaria: un passo avanti verso il vaccino

Dalla Svizzera, una nuova speranza per sconfiggere la malattia protagonista del Nobel 2015

Un gruppo di ricercatori dell’Università della Svizzera Italiana ha scoperto gli anticorpi monoclonali diretti contro i globuli rossi infettati dal Plasmodium falciparum, il parassita causa della malattia. La ricerca, pubblicata da Nature lo scorso 23 dicembre, potrebbe essere alla base dello sviluppo di un vaccino efficace e pertanto fondamentale nella lotta alla malaria. Ad oggi infatti, non esiste ancora un vaccino protettivo efficace contro questa malattia.

Quando un agente infettivo entra in contatto con le cellule del nostro organismo, si producono, infatti anticorpi diretti verso alcune delle sue proteine: gli antigeni. In particolare, quando il Plasmodium falciparum entra nei globuli rossi, questi espongono diversi antigeni del parassita sulla propria superficie. È contro questi antigeni che vengono prodotti gli anticorpi.

Gli anticorpi che agiscono sugli antigeni del Plasmodium falciparum sui globuli rossi potrebbero essere alla base dello sviluppo di un nuovo vaccino

Il gruppo di ricerca svizzero, diretto dall’immunologo italiano Antonio Lanzavecchia, è riuscito a identificare e isolare i globuli bianchi responsabili della produzione degli anticorpi che agiscono sui globuli rossi infetti. In seguito, gli anticorpi stessi sono stati isolati e la loro reattività è stata studiata.

Antonio Lanzavecchia Credits: Wikipedia

Questi anticorpi appaiono particolarmente versatili, in quanto agiscono su un ampio spettro di antigeni. Grazie a questa loro proprietà, sono stati definiti anticorpi ‘jolly’ e sembrano promettenti nella ricerca di un nuovo vaccino. Lo stesso Lanzavecchia ha sottolineato l’importanza di questi anticorpi nell’ambito della vaccinazione: “È incredibile che, dopo più di 100 anni di ricerca, si riesca ancora a trovare un nuovo tipo di anticorpi. Ciò dimostra come le tecnologie di analisi della risposta immunitaria dell’uomo che abbiamo sviluppato all’IRB possano fare avanzare le nostre conoscenze sui meccanismi di base e aprire nuove vie per la terapia e la vaccinazione.”

Siamo dunque sempre più vicini a sconfiggere il Plasmodium falciparum. Ottimiste anche le parole di Joshua Tan, primo coautore dello studio svizzero: “Nella lotta contro il parassita sembra che il sistema immunitario abbia una nuova carta da giocare.”

 

Credits immagine in evidenza: DeGust via Compfight cc