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Starmus: quando la scienza incontra la musica

La terza edizione di Starmus, il festival che unisce astronomia, musica e comunicazione della scienza, si terrà nelle Isole Canarie e sarà dedicato a Stephen Hawking

Dal 27 giugno al 2 luglio prossimo, sulle isole di Tenerife e La Palma, si terrà la terza edizione di Starmus. Il tema di quest’anno è Beyond the Horizon, un tributo a Stephen Hawking. Il programma è ricco di eventi e prevede la partecipazione di ben undici Nobel di diverse discipline, tra cui David Gross, Nobel per la fisica nel 2004, Adam Riess, Nobel per la Fisica nel 2011, ed Elizabeth Blackburn, Nobel per la medicina nel 2009. Sarà dato ampio spazio anche alle più recenti scoperte con Barry Barish, uno dei pionieri di LIGO, osservatorio statunitense per il rilevamento delle onde gravitazionali.

Ideato nel 2007 da Garik Israelian, ricercatore dello IAC (Istituto di Astrofisica dell’Università delle Canarie), e da Brian May, chitarrista dei Queen, Starmus è un festival che unisce la musica, la divulgazione scientifica e l’astronomia, per rendere accessibile quest’ultima, considerata tra le discipline più difficili. Viene descritto dagli ideatori come «un evento in cui le più grandi menti dell’esplorazione spaziale, dell’astronomia, della cosmologia e delle scienze planetarie si riuniscono per una settimana per discutere, condividere informazioni e apprezzamento per ciò che conosciamo dell’universo». Le prime due edizioni, svolte nel 2011 e nel 2014, hanno avuto grande successo e quella di quest’anno si annuncia altrettanto interessante.

Per la divulgazione interverranno Stephen Hawking, Brian Cox e Richard Dawkins, mentre la parte musicale dell’evento vedrà avvicendarsi sul palco grandi nomi come Hans Zimmer, Sarah Brightman e gli Anathema. Nella serata conclusiva Stephen Hawking consegnerà una medaglia a lui intitolata a personalità che si sono distinte nella comunicazione della scienza.

La "Stephen Hawking Medal of Science". Crediti: Starmus

La “Stephen Hawking Medal of Science”.
Crediti: Starmus

Il costo della registrazione è di 800 euro e il festival si preannuncia come un evento imperdibile, come afferma Garik Israelian: «Viviamo in un periodo chiave della storia della scienza, uno di quelli in cui qualsiasi scoperta potrebbe portare a una rivoluzione culturale. Tutti i relatori sono direttamente coinvolti in molte di queste rivoluzionarie scoperte, e Starmus è un invito per studiosi, esperti e per tutti coloro che amano la scienza, a immergersi in questi argomenti e scoperte che stanno cambiando il mondo».

Crediti dell’immagine in evidenza: Starmus