Nuove critiche al comitato scientifico di Elysium, la start-up “anti invecchiamento”

Nuove critiche al comitato scientifico di Elysium, la start-up “anti invecchiamento”

Continuano gli attacchi ai premi Nobel legati all’azienda Elysium che promette (e vende) l’eterna giovinezza. Senza alcuna base scientifica

Che l’umanità agogni da sempre la vittoria sull’invecchiamento è ben noto. Basti pensare ai conquistadores, che batterono l’inesplorata America alla ricerca della fonte dell’eterna giovinezza. Mezzo millennio dopo, nello stesso continente, il sogno non passerebbe più per pericolose missioni verso l’ignoto, bensì per l’acquisto della pillola Basis. Così afferma Elysium Health, la start-up americana fondata da Leonard Guarente, ricercatore del Massachusetts Institute of Technology, che due anni fa ne ha iniziato la vendita. Tuttavia, la condotta di Elysium ha suscitato forte scetticismo, trascinando nelle critiche anche i numerosi premi Nobel associati con l’azienda.

Basis contiene molecole (presenti anche in mirtilli e vino) in grado di stimolare l’attività di particolari proteine. Studi hanno dimostrato come tale processo allunghi la vita di topi e vermi. Tuttavia, non ci sono prove che lo stesso accada negli esseri umani.

Per evitare i test della Food and Drug Administration e iniziarne il commercio, Elysium presenta Basis non come farmaco, bensì come integratore alimentare. Data la blanda legislazione in materia, il campo dei supplementi nutrizionali è però estremamente popolato. E, secondo i critici, proprio nel tentativo di Elysium di segnalarsi tra la concorrenza entrerebbe in gioco la corposa lista di scienziati legati all’azienda.

Mentre la maggior parte delle compagnie biomediche si avvale di una mezza dozzina di consulenti scientifici, il comitato di Elysium annovera sette premi Nobel e una quindicina di altri famosi ricercatori.

Lenny Teytelman, fondatore di protocols.io e uno dei critici nei confronti di Elysium. Via: Twitter

Un nutrito gruppo che, secondo Jeffrey Flier, ex direttore della Harvard Medical School, l’azienda sfrutterebbe per adornare con spessore scientifico un prodotto che ne è privo. Sulla stessa linea si attesta la lettera aperta di Lenny Teytelman, cofondatore di una banca di protocolli scientifici. Lettera che, secondo Teytelman, non ha ricevuto risposta. Ad avvalorare i sospetti si aggiunge il rifiuto di Elysium a pubblicare i compensi dei consulenti.

Il comitato scientifico di Elysium non è rimasto immune alle critiche. Tre membri hanno rinunciato all’incarico, mentre altri si difendono, asserendo di non sponsorizzare Basis e che il loro compito sia di consigliare Elysium nei test medici recentemente avviati sugli esseri umani. Test che, secondo Guarente, mirano ad assicurare il solido fondamento scientifico di Basis. L’aver iniziato i test dopo la commercializzazione pone però un conflitto di interessi, afferma Teytelman. In caso di risultati negativi, cosa ne sarà di Basis? Verrà semplicemente tolta dal mercato?

I risultati dei test dovranno essere molto convincenti per placare le critiche. In ogni caso, sembra difficile pensare che la vita eterna non rimarrà una chimera. Nonostante sette premi Nobel e un costo di 50 $ al flacone, appare improbabile che sarà Basis a fare della Nera Signora una disoccupata d’eccezione.

Immagine in evidenza, Via: thrivous.com