IgNobel 2016, la scienza stravagante

IgNobel 2016, la scienza stravagante

Quando gli scienziati sanno ridere di loro stessi, nascono ricerche divertenti. Anche quest’anno è stato ricco di nuove scoperte al limite del surreale. Ecco gli IgNobel 2016

Anche 2016 ha i suoi IgNobel; i riconoscimenti ad autori di ricerche “strane, divertenti e perfino assurde”, come si legge sul sito ufficiale del premio. Come accade ormai da quasi trent’anni, i premi sono sponsorizzati dalla rivista scientifica-umoristica statunitense Annals of Improbable Research e sono stati assegnati nell’università di Harvard per mano di veri premi Nobel, un atto di riconoscimento a un premio che coinvolge scienziati più o meno noti. Ovviamente queste nuove scoperte suscitano sempre sorrisi, le categorie premiate sono sicuramente serie, le motivazioni per l’assegnazione del prestigioso premio un po’meno. Chi sa cosa avrà pensato tra gli altri premiati la Volkswagen.

Questione di chimica

CREDITS: “Il Fatto Quotidiano”

Dopo lo scandalo del Dieselgate che ha visto coinvolta la Volkswagen, gli organizzatori del premio per la chimica hanno apprezzato la soluzione che la casa automobilistica ha trovato per risolvere il problema delle eccessive emissioni inquinanti delle automobili: basta produrre meno emissioni quando vengono effettuati i controlli sulle auto. L’azienda di Wolfsburg non deve aver particolarmente gradito il premio.

Si può fare sesso con i pantaloni?

Evidentemente no. L’IgNobel per la riproduzione è stato assegnato a un ricercatore egiziano che ha studiato l’effetto dei pantaloni nella vita sessuale dei ratti. Ahmed Shafik ha analizzato il comportamento sessuale di 75 ratti vestiti con pantaloni di diverso materiale. La scoperta è stata che “quelli in poliestere hanno generato un potenziale elettrostatico sul pene e sullo scroto che può spiegare la diminuzione dell’attività sessuale degli animali”.

IgNobel riproduzione                               CREDITS: PlayGround

Se ti prude a sinistra grattati a destra

L’IgNobel per la medicina se l’è aggiudicato Christoph Helmchen del dipartimento di Neurologia all’università di Lubecca, per aver scoperto che se si avverte un prurito sul lato sinistro del corpo si può alleviare il fastidio guardandosi in uno specchio e grattandosi il lato destro (e viceversa). Provateci anche voi

Il nero attira, il bianco respinge

L’IgNobel per la fisica è stato consegnato al ricercatore Gabor Horvath  per aver analizzato le cause della maggiore resistenza dei cavalli bianchi ai tafani e perché le libellule sono fatalmente attratte dalle lapidi nere. La risposta? è tutta nella rifrazione della luce, come spiega lo scienziato, cioè in base alla diversa lunghezza d’onda la luce respinge o attira gli insetti.

I sassi salveranno il marketing del futuro

L’IgNobel per l’economia è andato, invece, ad alcuni ricercatori della neozelandese Massey university e dell’university of Birmingham per aver messo in relazione la percezione della personalità di rocce e sassi e il marketing aziendale. “Si sono scelti i sassi”, spiegano gli autori, “perché non hanno alcuna connessione ovvia con marchi esistenti, né associazioni preconcette a determinati tipi di personalità”

Uomo capra, Thomas Thwaites                 CREDITS: Amazon

La natura va vissuta direttamente

Il riconoscimento per la biologia è stato assegnato a due scienziati britannici;  Thomas Twhaites, che ha vissuto sulle Alpi come una capra, facendosi costruire delle protesi per sperimentare il punto di vista dell’animale e Charles Foster, che ha impersonato e vissuto come un tasso, una lontra, un cervo, una volpe e un uccello

Quando la verità è detta da un bugiardo

Il premio per la psicologia se l’è aggiudicato un’équipe di studiosi dell’università di Amsterdam che ha chiesto a un centinaio di bugiardi quanto spesso mentissero, così da concludere se avessero detto la verità oppure no.

Il proverbiale “con un pugno di mosche in mano”

L’IgNobel per la letteratura è andato a Fredrik Sjoberg, per il suo lavoro autobiografico in tre volumi, sui piaceri della raccolta delle mosche morte e di quelle che sono ancora in vita.

Status e bufale

Infine il premio per la pace è andato a una ricerca secondo la quale, chi condivide spesso sui social network frasi motivazionali o aforismi è più a rischio di credere ai complottismi e alle bufale che circolano in rete.

A conclusione della manifestazione i ringraziamenti sono stati elargiti da Mark Abrahams, organizzatore della manifestazione: “Se non avete vinto un IgNobel stanotte, o specialmente se lo avete vinto, avrete più fortuna l’anno prossimo”.