IgNobel

Premi IgNobel 2019: la scienza sfrontata che fa ridere e pensare

Dalla pizza made in Italy contro il cancro agli escrementi cubici del vombato: consegnati ad Harvard gli IgNobel, massimo riconoscimento alle ricerche scientifiche più strampalate

È l’elogio delle ricerche più improbabili, assurde, a volte incredibili. Ma è vera scienza, intendiamoci, con tanto di dati e pubblicazioni su riviste autorevoli. Anche quest’anno il Sanders Theatre dell’Università di Harvard, nel Massachussets, ha ospitato la cerimonia dei premi IgNobel, arrivati ormai alla 29° edizione. Il nome è tutto un programma: la crasi tra i termini Nobel e ignobile chiarisce l’intento del riconoscimento, cioè premiare l’insolito, l’imponderabile, il lato buffo e divertente della ricerca, per avvicinare il pubblico alla scienza.

Un po’ folle? Forse.

Dieci (s)fortunati vincitori, che ottengono niente di meno che una banconota da dieci bilioni di dollari dello Zimbabwe. Peccato però, che sia una moneta in disuso da anni. “Non ridicolizziamo la scienza, onoriamo gli studi scientifici che fanno prima ridere e poi pensare” assicurano gli organizzatori, membri del comitato dell’Improbable Research, “magari oggi sembrano studi inutili, ma domani chi lo sa”.

A poche settimane dai premi Nobel (quelli veri) scopriamo tutte le ricerche che quest’anno si sono meritate il premio della scienza irriverente.

Medicina: contro il tumore scende in campo la pizza

IgNobel della medicina al team italo-olandese guidato da Silvano Gallus, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, per aver raccolto evidenze sul ruolo protettivo della pizza contro malattie e infarti, ma solo se la pizza è fatta e mangiata in Italia. Lo studio dimostra come un consumo regolare di pizza sia collegato a un minore rischio di infarto e di tumori del tratto digerente nella popolazione italiana. “La pizza è da considerare un indicatore della dieta mediterranea, che tra gli ingredienti principali annovera il pomodoro e l’olio d’oliva, entrambi portatori di effetti benefici sulla salute” spiega Gallus. “Per questo motivo i dati statistici in Italia confermano la nostra tesi. Se ripetessimo questi studi su altre popolazioni, dove la pizza è fatta in altro modo e all’interno di schemi alimentari meno equilibrati, potremmo avere risultati dissimili”.

Tutti pazzi per la pizza insomma, ma solo se made in Italy.

Formazione medica: dall’addestramento animale alla specializzazione in chirurgia

Il premio per la formazione medica è stato assegnato alle biologhe americane Karen Pryor e Theresa McKeon che hanno avuto la geniale intuizione di utilizzare una semplice tecnica di addestramento animale – nota come “clicker training” – per allenare i chirurghi a eseguire interventi di chirurgia ortopedica. Lo studio è stato pubblicato su Clinical Orthopaedics and Related Research. Si tratta di un condizionamento classico, in base al quale un particolare suono, emesso da uno strumento (il clicker, appunto) viene seguito sempre da uno specifico comportamento dell’animale in prova. Se il comportamento eseguito è corretto, l’animale avrà diritto a una ricompensa. Quindi stesso suono, stessa reazione, per i cani come per i medici. A pensarci bene, qualcuno l’aveva detto che siamo tutti animali.

Biologia: le blatte vive o morte sono diverse, se magnetizzate

L’IgNobel per la biologia si fa in quattro. Tanti sono infatti i continenti che hanno partecipato alla ricerca vincitrice. Un team super internazionale, composto da esperti di Asia, Oceania, Europa e America ha sviluppato un sistema per la misura del campo magnetico applicabile ai sistemi biologici a temperature fisiologiche, pubblicato l’anno scorso su Scientific Reports.  E, per provarlo, chi meglio delle blatte, capaci di magnetorecezione e sensibili ai cambiamenti del campo magnetico? Il sistema sviluppato distingue chiaramente tra blatte vive o morte, che si comportano in modo differente a causa dei cambiamenti fisiologici post-mortem.

Anatomia: l’asimmetria termica nello scroto dei postini francesi

Roger Mieusset e Bourras Bengoudifa sono i due ricercatori francesi che nel 2007 hanno misurato l’asimmetria destro-sinistra della temperatura scrotale in postini francesi nudi e vestiti. A onor del vero, la ricerca coinvolgeva anche alcuni autisti di autobus, con il tempo dimenticati. Solo quest’anno però, il comitato dell’Improbable Research di Harvard ha deciso di conferire loro l’IgNobel per l’anatomia. Gli studi dimostravano, infatti, che le temperature dello scroto a destra e a sinistra non sono simmetriche, a prescindere dalla posizione, dall’attività svolta e dai vestiti indossati. Ora sì che possiamo dormire sonni tranquilli.

Chimica: gli instancabili produttori di saliva

Quanta saliva produce ogni giorno, in media, un bambino di 5 anni? Non ci sono più dubbi, ben mezzo litro. L’ha calcolato un team di ricercatori giapponesi, che nel 1995 ha monitorato quotidianamente il flusso salivare di alcuni bambini, misurandone anche il volume. Una ricerca che oggi, ventiquattro anni dopo, vale addirittura un IgNobel per la chimica.

Ingegneria: il robot cambia-pannolini

Assomiglia a una lavastoviglie, è completamente automatica, cambia i pannolini e lava i bambini dopo i bisogni. La macchina ideata dall’iraniano Iman Farahbakhsh è valsa al suo inventore non solo un brevetto (già depositato negli Stati Uniti), ma anche l’affetto di tante baby-sitter che non dovranno più sporcarsi le mani. Saranno stati felici i futuri genitori, che sprecheranno meno acqua, e ancor di più Iman, che se n’è tornato a casa con un IgNobel per l’ingegneria.

Psicologia: sorridere per finta fa bene, anzi no

L’IgNobel per la psicologia va al tedesco Fritz Strack, che nel 1988 aveva firmato uno studio in cui dava prova di come tenere in bocca una penna in un certo modo stimolasse i muscoli del sorriso, e quindi una generale sensazione di benessere e felicità. Piccolo grande aiuto contro la depressione, grave malattia del secolo.

Più di trent’anni dopo, però, lo stesso Strack ha confessato che non è stato mai possibile replicare i risultati di quella ricerca. È il caso di dire: a volte ritornano.

Economia: le banconote come vettori di batteri

Ci sono delle banconote che, a parità di utilizzo, contengono più batteri delle altre? Pare proprio di sì, e tutto dipende dal tipo di carta con cui sono prodotte. La ricerca, realizzata da tre scienziati (il turco Habib Gedilk e i fratelli olandesi Timothy e Adreas Voss), ha preso in considerazione tutti i tipi diversi di banconota, e ha dimostrato che la valuta più contaminata è il leu romeno. Lo studio si aggiudica così l’IgNobel per la sezione economia.

Fisica: il vombato australiano e i suoi escrementi cubici

L’IgNobel più curioso di questa edizione è quello per la fisica, che va a un team internazionale composto da scienziati di  Stati Uniti, Taiwan, Australia, Svezia, Tasmania, Inghilterra e Nuova Zelanda. Tutti si sono impegnati a capire come e perché il vombato, piccolo marsupiale australiano, faccia i suoi escrementi a forma di cubo. Un’unicità assoluta nel mondo animale. A quanto pare, l’origine di questa particolare forma risiede nella struttura delle pareti intestinali e dell’intestino stesso, il cui funzionamento scomoderebbe addirittura le leggi della fluido dinamica.

Pace: gratta che ti passa

Sette anni fa un team di ricercatori di Regno Unito, Singapore, Stati Uniti e Arabia Saudita ha pubblicato uno studio riguardante il piacere nel grattarsi quando si ha prurito sulla pelle. Dalla ricerca emergeva che non tutti i pruriti hanno uguale intensità, e che grattarsi non dà lo stesso piacere ovunque. Quando siamo nervosi, almeno, sappiamo dove concentrarci: sembra infatti che grattarsi sulla schiena dia più piacere che farlo sull’avambraccio.

Diciamocelo: l’IgNobel per la pace è più che meritato.