Black Lives Matter

Black Lives Matter

di Lorenzo Rinaldetti, II M, Liceo Scientifico Talete, Roma

Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.

Il principio di uguaglianza è un concetto moderno, per il quale le persone si battono da pochi secoli. Infatti, nel corso della storia sono stati molti i casi di discriminazione verso ogni tipo di minoranza, tra cui quella nei confronti degli afroamericani che, nel conquistare i propri diritti, nel secolo scorso hanno visto una figura chiave in Martin Luther King Jr., che durante la sua vita si è battuto per estirpare dalla società ogni tipo di pregiudizio etnico, perché la comunità afroamericana potesse godere degli stessi diritti dei bianchi.

Martin Luther King Jr. nacque ad Atlanta il 15 gennaio 1929, suo padre era un predicatore della chiesa battista e sua madre una maestra. Per seguire le orme del padre nel 1948 si trasferì a Chester, in Pennsylvania, dove studiò teologia. Terminato questo percorso di studi, studiò filosofia a Boston, dove conobbe Coretta Scott, che sposò nel 1953; nello stesso anno divenne pastore della chiesa battista a Montgomery, in Alabama.

Tra il 1955 e il 1960 King si impegnò nell’organizzazione di iniziative per il diritto di voto ai neri e per l’abolizione di ogni tipo di discriminazione razziale. Nel 1957 fondò la ” Southern Christian Leadership Conference ” (Sclc), organizzazione che ancora oggi si batte per i diritti delle minoranze secondo il principio della non-violenza. Grazie al suo impegno sociale, vennero emanati il Civil Rights Act e il Voting Rights Act, rispettivamente nel 1964 e nel 1965, due leggi federali che resero illegale la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nel voto. Queste provvedimenti gettarono le basi per la “desegregazione”. I risultati ottenuti permisero a Martin Luther King di vincere il Premio Nobel per la Pace nel 1964: fu il più giovane vincitore che avesse mai ricevuto il prestigioso riconoscimento.

Nel 4 aprile del 1968 fu annunciata la sua morte, avvenuta a Memphis a causa di un proiettile che lo colpì alla testa mentre era affacciato al balcone della sua camera d’albergo. Grazie agli importanti risultati che ha apportato alla società, ad oggi King è tra le figure più rilevanti e di riferimento per tutti gli attivisti che continuano a battersi per i diritti di ognuno. Il suo merito, infatti, è stato quello di voler combattere le discriminazioni seguendo un percorso non-violento, concetto innovativo per l’epoca, che permise ai protestanti non solo di poter rispettare i temi etici e morali per cui si battevano, ma anche di avere un vantaggio politico grazie all’attenzione mediatica che la non-violenza attirava.

La non violenza sottolinea anche il fatto che la pace non fosse per King solo uno scopo da raggiungere, ma il mezzo per permettere agli afroamericani di godere dei diritti che spettavano loro in quanto esseri umani. È anche grazie a lui, quindi, se il concetto di pace è entrato a far parte della cultura popolare trasformando una società radicata nelle sue tradizioni in una comunità capace di cambiare le proprie idee.

Un altro aspetto fondamentale nella figura di Martin Luther King è il coraggio dimostrato nelle sue battaglie: è infatti ammirevole il fatto che, per ottenere la giustizia, King si sia messo contro i bianchi che volevano mantenere il loro stato di superiorità con la consapevolezza di star andando incontro alla morte per una giusta causa. Infatti, dopo l’assassinio del presidente John F. Kennedy, avvenuto nel 1963, disse alla moglie Coretta: “Lo stesso accadrà a me. Continuo a dirtelo: questa è una società malata”.

Nonostante i risultati che King ha ottenuto e i pensieri che ha lasciato all’umanità, il problema della discriminazione razziale non è risolto, visti i numerosi episodi di razzismo che ancora oggi avvengono in tutto il mondo. Il razzismo è un problema e in quanto tale deve essere combattuto, non solo per realizzare il mondo che King idealizzava, ma anche per rendere giustizia a milioni di persone discriminate solo per il proprio colore della pelle.

Credits immagine: Foto di 272447 da Pixabay