Alzheimer: un dispositivo rileva la malattia dalle gocce di sangue

Alzheimer: un dispositivo rileva la malattia dalle gocce di sangue

Un gruppo di ricercatori del Laboratorio sulla spettrometria di massa, guidato dal premio Nobel per la chimica Koichi Tanaka, ha annunciato il rilascio di una nuova strumentazione medicale capace di diagnosticare l’Alzheimer prima che si manifesti

Barbara Orrico

Se il prione, l’agente infettivo del morbo della mucca pazza, non è sfuggito ai ricercatori, lo si deve anche al giapponese Koichi Tanaka, premio Nobel per la chimica nel 2002 insieme all’americano John Fenn e allo svizzero Kurt Wuthrich, per avere sviluppato una nuova tecnica di spettrometria di massa in grado di scrutare le molecole biologiche di grandi dimensioni, tra cui le proteine.

Tanaka ha perfezionato il metodo utilizzando la luce laser per “frammentare” le molecole. A questa scoperta si devono applicazioni significative, come quelle nel campo delle tecniche diagnostiche. Grazie, infatti, al sistema tecnologico sviluppato dal chimico giapponese, la Shimadzu Corporation ha annunciato il rilascio di un dispositivo che aiuta a diagnosticare l’Alzheimer da poche gocce di sangue, prima che se ne manifestino i sintomi. Si tratta di un metodo di diagnosi meno invasivo rispetto a quelli convenzionali che, come ha affermato lo stesso Tanaka nella conferenza stampa di presentazione del nuovo strumento di analisi, potrà contribuire a prevenire una malattia che sta diventando un problema serio non solo in Giappone, Stati Uniti ed Europa, ma anche in India e altri paesi emergenti.

Già nel 2018, i ricercatori della Shimadzu avevano pubblicato sulla rivista scientifica Nature lo studio che li portò a individuare da una quantità di sangue pari a circa 0,5 millilitri i livelli di accumulo anomalo della proteina beta amiloide all’interno del cervello. Rilevarono piccole perdite di una sostanza, mai identificata prima, correlata alle molecole considerate fattori scatenanti dell’Alzheimer. Da allora la multinazionale giapponese, specializzata in strumentazione analitica e medicale, in cui Koichi Tanaka dirige il Laboratorio di ricerca sulla spettrometria di massa, ha lavorato per mettere a punto una tecnologia che consentisse di ottenere i risultati dello studio. Il test di nuova concezione è infatti in grado di esaminare come si accumula la proteina e come danneggia le funzioni cognitive, anche in soggetti non ancora sintomatici. Combinando all’imaging diagnostico i dati ottenuti dal test del dispositivo, i medici possono effettuare diagnosi complete.

Per il chimico giapponese, questo traguardo rappresenta solo il primo passo verso quel sogno ambizioso che aveva svelato in occasione del conferimento del premio a Stoccolma: trasformare in realtà la possibilità di diagnosticare la presenza o meno di diverse malattie da una goccia di sangue.

Quello di aiutare le persone a vivere una vita lunga e sana è un desiderio che Koichi Tanaka si porta con sé da sempre, da quando si trasferisce dagli zii dopo la morte dei genitori, avvenuta per motivi di salute quando era ragazzo, nella città di Toyama dove è nato 62 anni fa.  Deciso a rendersi indipendente in fretta, si laurea in Ingegneria elettrica all’Università di Tohoku ed entra subito a far parte della Shimadzu Corp a Kyoto, metropoli da cui provengono sei dei nove vincitori giapponesi del premio Nobel in ambito scientifico. Qui, lavora da subito alla spettrometria di massa, la tecnica analitica utilizzata in molti campi della scienza per identificare la struttura di un composto sconosciuto, individuandone le proprietà chimiche anche solo da quantità microscopiche della sostanza.

Il Laboratorio sulla spettrometria di massa è stato fondato nel gennaio del 2003, dopo che Koichi Tanaka ha ricevuto il premio Nobel. Grazie alle sue ricerche, oggi gli scienziati dispongono di un metodo veloce per analizzare le proteine e avere informazioni su come funzionano dentro le cellule, avviando la Proteomica: lo studio delle strutture e delle funzioni di tutte le proteine espresse dal patrimonio genetico di un organismo; una linea di ricerca che rappresenta la nuova frontiera della biologia molecolare.

Immagine in evidenza: https://www.japantimes.co.jp/