Creare organi umani: il Giappone ci prova

Creare organi umani: il Giappone ci prova

Le cellule staminali pluripotenti indotte potrebbero essere la soluzione per i problemi del trapianto: il rigetto e le lunghe liste di attesa

Dalle staminali pluripotenti indotte (iPS), create per la prima volta dal Nobel Shinya Yamanaka, ecco i primi organi di ricambio. Gli scienziati giapponesi Hiroshi Nagashima e Hiromitsu Nakauchi stanno infatti cercando un metodo per far crescere organi umani in maiali geneticamente modificati. L’idea sarebbe di iniettare in un embrione di maiale cellule iPS ottenute dalla pelle di un essere umano adulto. I maiali nati da questi embrioni diventerebbero così fabbriche di pezzi di sostituzione: involucri dentro cui far crescere organi umani personalizzati usando le cellule dei pazienti stessi e scongiurando di conseguenza problemi di rigetto.

maialino

Il più recente esperimento in vivo, pubblicato nel 2013 su PNAS, è del genetista Hiroshi Nagashima, che ha clonato un maiale bianco in cui era stato fatto crescere il pancreas di un maiale nero. Tramite manipolazioni genetiche, Nagashima ha disattivato il gene che porta le istruzioni per lo sviluppo del pancreas nell’embrione del maiale bianco. In seguito, ha introdotto le cellule staminali di un maiale nero, creando così una chimera: un animale che ha il materiale genetico di due diverse specie.

Hiromitsu Nakauchi, nel 2010, era invece riuscito a far crescere il pancreas di un ratto marrone in un topo bianco usando le iPS: aveva così dimostrato che è possibile creare chimere interspecifiche tra ratto e topo. Lo scienziato aveva creato le iPS usando le cellule della pelle del ratto marrone adulto.

Nakauchi ha spiegato alla BBC che ci vorranno almeno cinque anni prima di poter far crescere un organo umano in un maiale. Tuttavia in Giappone è illegale creare ibridi umano-animale, perciò lo scienziato si dovrà trasferire negli Stati Uniti per proseguire la ricerca. Lo conferma anche il bioeticista Robert Streiffer dell’Università di Wisconsin che però nota comunque la possibilità di incontrare opposizione al livello sociale.