I vetri si puliranno da soli grazie a un nuovo materiale

I vetri si puliranno da soli grazie a un nuovo materiale

Un'applicazione del nuovo materiale

Un’applicazione del nuovo materiale

Un nuovo materiale ottenuto dal grafene permetterà di eliminare lo sporco dalla superficie dei vetri senza utilizzare detergenti e senza inquinare l’ambiente

Si presenta come una pellicola sottile e trasparente capace di catturare l’energia solare. Si tratta di una combinazione del grafene con l’ossido di titanio nano-poroso. Il titanio ha la proprietà di attrarre i fotoni, che scorrendo sulla superficie del “vetro” creano una corrente capace di eliminare lo sporco.

L’applicazione di questo nuovo materiale, grazie all’utilizzo della luce del sole, permetterà ai vetri domestici di “autopulirsi” agevolando la vita quotidiana e diminuendo l’inquinamento dovuto ai detergenti chimici.

Il grafene è stato scoperto da due giovani ricercatori russi nel 2004: Andre K. Geim e Konstantin S.Novosëlov dell’università di Manchester. Per questa scoperta i due hanno ottenuto il premio Nobel per la Fisica nel 2010. Il grafene consiste di un sottile strato composto solo da atomi di carbonio (come il diamante) disposti a nido d’ape, con caratteristiche di alta conducibilità elettrica. È duecento volte più forte dell’acciaio, quasi trasparente, ed eccezionale come conduttore di calore.

I ricercatori Luca Malfatti, Plinio Innocenzi e Alberto Mariani dell’Università di Sassari, in collaborazione con Maria Casula dell’Università di Cagliari hanno realizzato il nuovo materiale derivante dal grafene. La ricerca, totalmente italiana, è stata finanziata con i fondi della Regione Sardegna. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale «ACS Applied Materials & Interfaces» che gli ha dedicato la copertina.