Biblioteca virtuale

Un click per la conoscenza: la biblioteca virtuale su SARS-CoV-2

Niente tessera, niente abbonamento, nessun costo. Funziona così la biblioteca virtuale della Fondazione Menarini che con la supervisione del premio Nobel Louis Ignarro raccoglie i dati su Covid-19 e li rende disponibili per tutti

In questi primi mesi di convivenza con il nuovo coronavirus si pubblicano moltissimi lavori scientifici, frutto delle esperienze nei diversi ospedali dei diversi Paesi del mondo, ma senza un’organizzazione strutturata dei risultati si rischia di perdere l’orientamento e soprattutto informazioni importanti. E per combattere come un fronte unico è necessario che la conoscenza sia disponibile per tutti. Organizzazione e libero accesso sono i cardini su cui poggia la decisione della Fondazione Menarini – da sempre impegnata nella promozione della cultura e dell’educazione scientifica – di creare una biblioteca virtuale su Covid-19. È disponibile da aprile e la supervisione è di un bibliotecario di tutto rispetto: il premio Nobel per la medicina (1998) Louis Ignarro, membro del comitato scientifico della stessa Fondazione.

La CORONAVIRUS LIBRARY – Selection of global updates è gratuita e per tutti, sia per i medici e gli operatori sanitari che per i non addetti ai lavori. Al momento sono già presenti oltre centro lavori scientifici, insieme a revisioni, commenti, opinioni e interviste a esperti internazionali. Il materiale è facile da consultare perché suddiviso per argomento e raccolto in sezioni: virus, fisiopatologia, dati epidemiologici, immunologia e diagnostica, clinica, trattamenti, sperimentazioni in corso, raccomandazioni, implicazioni sociali e cliniche e lavori scientifici in attesa di revisione (i cosiddetti pre-print).

Louis Ignarro, premio Nobel per la Medicina nel 1998. Wikimedia Commons

Le parole di Ignarro fanno intendere lo spirito che ha guidato l’iniziativa. “Stiamo vivendo il più grave e globale incubo della nostra vita; questo coronavirus è altamente contagioso e in poco tempo ha completamente cambiato le nostre vite”. La scelta della Fondazione di “pubblicare una lista costantemente aggiornata dei lavori più pertinenti e rilevanti provenienti dalle riviste mediche internazionali più autorevoli di tutto il mondo” è stata fatta “sperando che questo servizio sia apprezzato, ma soprattutto utilizzato per aumentare la comprensione di un argomento molto importante ed estremamente complicato”.

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Inoltre, in questo momento le “attività di aggiornamento medico sono sospese o portate avanti con grande difficoltà”, ricorda Andrea Cossarizza, esperto che collabora con la Fondazione, professore ordinario di Patologia Generale, vicepresidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presidente dell’International Society for Advancement of Citometry. “Con questo database vogliamo supportare in modo sostanziale l’avanzamento e la diffusione delle conoscenze sul coronavirus, per progredire rapidamente ed efficacemente nella lotta contro Covid-19”.

Nella libreria è presente un’intervista a Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri – Ircss. Spiega come all’esordio dell’epidemia a Bergamo i dottori siano stati “trasformati” da medici specialisti nella loro originale specializzazione a “dottori-Covid” e istruiti per assistere i pazienti con difficoltà respiratorie. La condivisione di quella conoscenza ha fatto la differenza per molte vite. E la condivisione delle conoscenze acquisite sul campo riguardo al Sars-CoV-2 è fondamentale per fare la differenza su scala mondiale. Nel De Rerum Natura Lucrezio diceva “non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalla tenebre, ma la conoscenza delle cose”.

Credits immagine in evidenza: Pixabay