tecnovisionarie

Women&Tech: innovazioni al femminile

Due donne di Sapienza si distinguono tra le Tecnovisionarie per i loro progetti sulla sostenibilità

La Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie – valorizza il talento femminile nella tecnologia, nell’innovazione e nella ricerca scientifica, e promuove un prestigioso premio destinato a tutte quelle donne (finora 147) che lottano contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere per dare vita a modelli imprenditoriali sostenibili. 
Il XV premio internazionale Tecnovisionarie del 2021 è stato attribuito, il 10 giugno, a dieci donne, tra cui due docenti di Sapienza università di Roma: Tiziana Catarci, direttrice del dipartimento di ingegneria informatica, automatica e gestionale Antonio Ruberti e Luigia Carlucci Aiello, professoressa ordinaria di intelligenza artificiale dello stesso dipartimento. 
Aiello, che si dedica all’intelligenza artificiale dal 1970, si è aggiudicata il premio speciale alla carriera, mentre Catarci ha vinto il premio Data Science per il suo impegno nel voler condividere le conoscenze scientifiche tra i giovani, dando particolare rilievo al talento femminile

Le vincitrici di quest’anno si sono distinte per attività e progetti riguardanti la sostenibilità e che coinvolgessero l’intelligenza artificiale
Come mai proprio questo tema? “L’Ia rappresenta lo studio scientifico dell’intelligenza individuale e collettiva grazie all’uso di modelli computazionali che possono simularla, ma anche l’ingegneria delle macchine capaci di comportamenti che chiunque qualifica intelligenti”, ha affermato Gianna Martinengo, fondatrice e presidente dell’associazione Women&Tech e ideatrice del premio Tecnovisionarie.“Sicuramente richiede, come poche altre discipline, una grande cultura scientifica ed umanistica insieme, nonché un approccio olistico: inutile ripetere che proprio le donne sono naturalmente dotate in questo e, come prevedibile, il loro ruolo è stato sempre di primo piano nelle sfide legate all’Ia”.

L’intelligenza artificiale si applica in domini che spaziano dall’economia, alla finanza, alla produzione industriale, alla medicina, all’apprendimento umano, alla ricerca e all’innovazione. Come potrebbe non avere un forte impatto sociale?
È inoltre una disciplina trasparente, per il suo potere di simulare tutti quei processi intelligenti di cui è fatta l’elaborazione statistica. 
I progetti nati dal lavoro delle vincitrici non solamente danno prova di una grande competenza in campo di alta tecnologia, ma sono carichi di una forte valenza umana e sociale.
Vediamone più da vicino alcuni tra quelli più interessanti.
Fosca Giannotti, direttore della ricerca dell’Isti-Cnr (Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione, National Research Council of Italy), si è dedicata al SoBigData, una piattaforma in pieno stile “open science”, nonché interdisciplinare, che mette in comunicazione più centri di ricerca europei.
Notevole anche il lavoro di Isabella Castiglioni, professoressa ordinaria dell’università Bicocca, che ha dato vita alla DeepTrace Technologies, una startup che ha come obiettivo quello di applicare l’intelligenza artificiale alla medicina predittiva e personalizzata. 


Le parole d’ordine sono state innovazione e determinazione.
“Ma perché, nel 2021, è così importante parlare di IA? – aggiunge Martinengo – Sicuramente per la complessità che ne segna la storia, da cui trarre riflessioni, ispirazioni e insegnamenti. Intelligenza Artificiale è una definizione che ci spinge verso il futuro, ma che trae la sua forza dal passato, articolando un’evoluzione che tiene insieme progresso e consapevolezza: due elementi essenziali nella gestione delle sfide che caratterizzano il nostro presente.”
Le Tecnovisionarie di quest’anno portano avanti la ricerca in un mondo accademico e industriale prettamente maschile, per far conoscere a livello globale il successo dell’intelligenza artificiale, che richiede un approccio olistico alle discipline più disparate,dalla modellizzazione matematica alla statistica, alla logica, alla psicologia, alla linguistica, alla filosofia, alla sociologia. 

Immagine in evidenza: Google Immagini Creative Commons