SSAS Symposium

SSAS Symposium “The Food”

STAR ha seguito il Simposio annuale della Scuola superiore di studi avanzati (SSAS) presso l’Aula Magna della Sapienza.

Anche quest’anno all’interno del corso interdisciplinare della SSAS dal titolo “The Food”, hanno lavorato le allieve e gli allievi dell’anno accademico 2021-2022 guidati dai docenti tutor, Fellow della SSAS. Durante la mattinata dell’8 luglio sono stati presentati tutti i progetti svolti con gli interventi di tre Top scientists esperti delle tematiche affrontate dai ragazzi.

L’evento è stato aperto dai saluti del Pro Rettore Vicario Giuseppe Ciccarone, che con tono commosso – ricordando gli anni trascorsi al servizio della Scuola – ha affermato che l’Ateneo sostiene fortemente il percorso. Nel suo discorso ha espresso non solo il suo impegno ma anche quello della Rettrice Antonella Polimeni personalmente coinvolta. “Un percorso brillante che dura ormai da undici anni, nel quale sono state affrontate, e superate, progressivamente alcune difficoltà”. Il Pro Rettore Vicario Ciccarone ha anche parlato del futuro della scuola ovvero: il superamento del problema delle residenze per gli studenti e il processo per l’attuazione del riconoscimento della SSAS come Master di secondo livello.

giuseppe ciccarone sapienza

Lasciando la parola ad Andrea Lenzi, Presidente della SSAS, che ha mostrato a studenti e pubblico presente online e in Aula Magna, la nuova sede della Scuola, auspicando la consegna e la sua attiva fruizione entro la fine dell’anno, con le nuove residenze, aule e uffici per poter ospitare tutta la SSAS al suo interno.

Andrea Lenzi Sapienza

Il Presidente ha quindi chiamato a intervenire William Rossi, Dirigente presso il MIUR e “braccio destro del Direttore Generale Cerracchio, un grande amico, proveniente da Sapienza e che ha la responsabilità del processo dell’accreditamento della Scuola” per spiegare il processo del riconoscimento formativo e l’effettiva equiparazione dei titoli rilasciati dalla Scuola a quelli di un master di secondo livello, con l’augurio che si attuerà entro la fine dell’estate.

William Rossi

Successivamente, Mattia Crespi, Direttore della SSAS, dopo aver ringraziato tutte le persone coinvolte nella Scuola ha presentato il corso interdisciplinare intitolato “The Food”, affermando che: “il corso interdisciplinare è il luogo naturale dove sviluppare le capacità per un approccio aperto e critico ai problemi, grazie agli input provenienti da dentro e fuori la Scuola”.

Mattia Crespi Sapienza

La prima sessione intitolata “Society and Identity” è stata aperta da Silvia Piconese, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Scienze della Vita), che ha invitato i primi studenti a prendere parola. Maddalena Capoferri, Valerio Addis e Edoardo Biccirè hanno rappresentato tutti gli studenti coinvolti nel progetto ed hanno esposto il loro lavoro che ha avuto lo scopo di capire come il cibo influenza la costruzione dell’identità personale e la posizione individuale all’interno delle dinamiche sociali. Al termine dell’esposizione, Antonella Ghignoli, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Studi Umanistici) ha presentato la prima Top scientists, Françoise Sabban, dell’École des haute études en sciences sociales di Parigi, che con il suo intervento sulla politica sanitaria cinese riguardo al consumo di latte, ha concluso la prima parte della giornata.

Vincenzo Stagno, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Scienze e Tecnologie) ha introdotto la seconda presentazione intitolata “Variability and Diversity” degli studenti Gabriele Pignalberi, Alessandro Modesto, Alessandro Moscone e Daniele Garlatti che hanno rappresentato tutti gli studenti coinvolti. Il progetto ha avuto come obiettivo quello di: analizzare e porre l’attenzione sui modi in cui la variabilità e la diversità incidono e sono influenzate dal nostro sistema alimentare, ma anche come questi due concetti possono aiutarci a immaginare un futuro più sostenibile. Infine, Cristina Limatola, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Scienze della Vita) che ha introdotto la seconda Top Scientists: Maria Elena Ibanez, dell’Institute of Food Science Research (CIAL) di Madrid, che ha parlato degli interventi per migliorare la sostenibilità del sistema della produzione alimentare.

Infine, Antonio Musarò, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Scienze della Vita) ha introdotto l’ultima sessione della giornata intitolata “Complexity and Interdependencies”.  Gli studenti Chiara Cataldi, Clemente Calabrese e Matteo Jarno Santoni hanno rappresentato tutti gli studenti che hanno preso parte al progetto e il cui scopo è stato esplorare la connessione tra cibo, salute e sostenibilità. Prima affrontando il tema della sostenibilità nei settori agroalimentari, e successivamente, come i disturbi alimentari, ad esempio l’anoressia nervosa, sia collegata alla nutrizione e quali effetti hanno sul cancro una dieta sana rispetto ad una malsana. A conclusione, Vittorio Lingiardi, Fellow della SSAS (Classe Accademica di Scienze della Vita) ha presentato Maria Rescigno, dell’Università Humanitas di Milano, che ha parlato del microbiota umano.

Una mattinata dedicata alla interdisciplinarità, spirito della Scuola Superiore di Studi Avanzati.

di Diego Parini e Mattia La Torre. Foto di Mattia La Torre