tutti vampiri

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l’origine del mito del vampiro

di Martina Benedetti e Alex Mattiussi

In Vampyr. Storia naturale della resurrezione Francesco De Ceglia analizza il mito dei vampiri attraverso una lente storica e scientifica. Queste creature, radicate nelle credenze popolari dell’Europa premoderna, riflettono le nostre paure più profonde.

Medwegya, Serbia meridionale, 1731. È un momento complicato: la monarchia asburgica si sta espandendo e sta conquistando territori che fino a poco tempo prima facevano parte dell’impero ottomano. A Medwegya, nel caos generale, succede qualcosa di molto strano: la mortalità è più alta del normale e i residenti cominciano a dare sempre più credito a vecchie leggende, secondo le quali i morti potrebbero tornare in vita. Si diffonde il panico: le morti sono generalmente attribuibili a epidemie e alle precarie condizioni di vita del villaggio, ma la medicina asburgica crea “il grande equivoco dei vampiri”. I militari austriaci inviano dei medici sul luogo, che eseguono centinaia di autopsie sui corpi dei presunti non-morti, trovandoli in condizioni perfettamente integre. La causa della mancata (o tardiva) decomposizione è in realtà riconducibile al freddo intenso di quei luoghi, ma i medici sembrano non capirlo e nei loro rapporti ufficiali compare per la prima volta la parola vampyr, poi ripetuta dagli abitanti del villaggio e diffusa, a mezzo stampa, in tutto il resto d’Europa. 

“Si diffonde il panico: le morti sono generalmente attribuibili a epidemie e alle precarie condizioni di vita del villaggio, ma la medicina asburgica crea il grande equivoco dei vampiri”

È così che nasce il mito dei vampiri, che dura e affascina ancora oggi. A raccontarlo è Francesco Paolo De Ceglia, storico della scienza, nel suo ultimo libro Vampyr. Storia naturale della resurrezione (Einaudi), che nel suo lavoro ripercorre l’origine di questa natura mitica, riducendola, in un certo senso, a vittima di se stessa e della narrazione che se ne è fatta nel corso dei secoli. 

Ma chi sono questi riesumati, si chiede De Ceglia? Per lo più persone marginalizzate, sole, senza familiari che recriminino l’integrità delle loro carni. I capri espiatori perfetti. Sui corpi dei presunti “vampiri” avviene il vero vilipendio con le pratiche più brutali come taglio della testa, asportazione del cuore, vere e proprie pratiche cannibali. Il vampiro nasce quando una comunità, abbandonata dal potere politico e religioso, si sente colpita dal male e cerca di riprendere in mano la situazione. 

“Per lo più persone marginalizzate, sole, senza familiari che recriminino l’integrità delle loro carni. I capri espiatori perfetti”

La classe medica asburgica, responsabile di aver creato questa grande fake news, decide di prodigarsi per sfatarla. La regina Maria Teresa d’Asburgo, con l’aiuto degli scienziati, redige un documento sulla superstizione nel quale si pone come autorità civile. In ogni indagine strumentale e per qualsiasi sospetto di vampirismo sua maestà deve essere direttamente coinvolta. Dopo questa misura si verifica una diminuzione dei casi denunciati poiché l’aumento di controllo va a colmare le paure delle persone. Pensiamo al cimitero che, quando è un luogo abbandonato diventa palcoscenico di riesumazioni, mentre quando Stato o Chiesa gestiscono in maniera diretta le sepolture ciò non avviene, così come non si diffonde il mito del vampiro. Il vampiro nasce infatti quando una comunità, abbandonata dal potere politico e religioso, si sente colpita dal male e cerca di risollevarsi. Ecco perché vi è bisogno di un capro espiatorio: per avere l’impressione di gestire la situazione. I vampiri che vengono dipinti come creature mostruose sono in realtà i veicoli di una mostruosità insita negli occhi di chi guarda. Tutti, in tal senso, potremmo essere dei potenziali vampiri.

“Il vampiro nasce quando una comunità, abbandonata dal potere politico e religioso, si sente colpita dal male e cerca di risollevarsi. Ecco perché vi è bisogno di un capro espiatorio: per avere l’impressione di gestire la situazione”

Martina Benedetti e Alex Mattiussi sono student* del Master La Scienza nella Pratica Giornalistica, Sapienza Università di Roma, https://web.uniroma1.it/mastersgp/

Francesco Paolo de Ceglia, docente di Storia della scienza all’Università di Bari Aldo Moro, è specializzato nel pensiero scientifico moderno e nei suoi legami con la teologia e la storia culturale. Autore di articoli su riviste internazionali e di circa dieci volumi, tra cui I fari di Halle (2010) e per Einaudi Il segreto di San Gennaro (2016) e Vampyr. Storia naturale della resurrezione (2023).