Pop Star #10

Pop Star #10

Uscire con una issue sull’Africa è un’idea azzardata e illuminante. L’Africa è dentro di noi che siamo popoli del sud, è attorno a noi migrante e vicinissima, è mille cose che non conosciamo e crediamo di conoscere. È la cultura nordafricana, la storia sudafricana, il mediterraneo, il black power nordamericano, lo studente nelle aule di Sapienza, il piano Mattei. È molta scienza legata al territorio, molta invasione di campo come racconta Le Carré in The constant gardener, molti errori come ci dice Rampini. Molta poesia e forti nostalgie in cui ci ha per sempre portato Karen Blixen. Ci sono le guerre civili. In Sudan abbiamo assistito allo sfollamento di milioni di persone, e ad oltre 100 università danneggiate. C’è la genetica che ci dice meno del 2% delle informazioni utilizzate nello studio della salute e delle malattie proviene da persone africane.

Con STAR abbiamo fotografato frammenti di Africa. Abbiamo cercato protagonistə direttə e indirettə dell’Africa mescolata all’Italia. Studentə, professionistə, mediatorə. Abbiamo guardato con STARprudenza all’impatto del cambiamento climatico sul continente africano, al genocidio in Rwanda. Abbiamo parlato con Andi Nganso medico camerunense, con Degisew Yinur Mengistu dottorando della Sapienza. Con il già ministro Fioramonti della sua esperienza in Sudafrica. Con Simohamed Kaabour del CoNNGI, un organismo che lavora sull’inclusione della cultura africana con quella italiana. Con Arianna D’Ottone di cultura araba nel continente africano. Non potevamo non parlare del grande “Io capitano”; lo abbiamo fatto con Massimo Fusillo, studente e docente della Normale, esperto di cinema e letteratura. Ed infine con Simone Pollo ci siamo domandati: “why are we so white”? 

È una storia incompleta, bella e di true colors.

PS – Pop star di questa issue sono le parole di Karen Blixen “Il piacere del vero sognatore non dipende dalla sostanza del sogno, ma da questo: tutto quello che accade nel sogno, non accade solo senza il suo intervento, ma fuori del suo controllo. Si creano spontaneamente paesaggi, vedute splendide e infinite, colori ricchi e delicati, strade, case che non ha mai visto e di cui non ha mai sentito parlare.”

PPS – Il titolo del pezzo su “Io capitano” è una citazione da un altro mondo. Alcunə appassionatə di calcio la riconosceranno.

Isabella Saggio, Biologa presso il dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza università di Roma