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per saperne di più – un popolo

Colpi d’arma da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati. Era il Rwanda, dal 6 aprile al 16 luglio 1994. Commenta il fotografo Sebastião Salgado, testimone nel 1994 dell’esodo dei profughi ruandesi all’alba del conflitto: “Vidi la brutalità totale, vidi la gente morire a migliaia al giorno. Persi la fiducia nella nostra specie. Non credevo che fosse più possibile per noi vivere.”  Il genocidio in Rwanda fu uno dei più sanguinosi della storia dell’umanità del XX secolo. Il numero delle vittime è ancora incerto. Quali le tappe fondamentali?

1853-1859 

Il Regno del Rwanda, governato dal clan Tutsi Nyginya, raggiunge il massimo apice sotto il re Kigeli Rwabugiri. L’avvio di riforme amministrative causa una spaccatura tra popolazioni Hutu e Tutsi.

1933

Il Belgio – mandato coloniale dal 1918 – introduce carte d’identità per la classificazione dei ruandesi in base a status sociale e caratteristiche somatiche. L’antropologia razziale serve a marginalizzare gli Hutu e ancorare al potere i Tutsi. 

1959

“Per Dio, la Chiesa e il Rwanda”. È la voce della Muyaga Rwanda – la rivoluzione hutu ruandese – contro la monarchia Tutsi. Pogrom etnici contro i tutsi che durano fino al referendum del 1961 e all’indipendenza nel 1962. Sterminio di oltre 100 mila Tutsi, ed un esodo di altri 600 mila verso Uganda, Congo e Burundi.

1966

Dopo una serie di colpi di Stato, il capitano tutsi del clan Hima, Michel Micombero, prende il potere in Burundi, rovesciando la monarchia costituzionale creata nel 1962 con l’indipendenza.  

1972

Con il pretesto di un tentato colpo di stato Hutu in Burundi, il governo Tutsi si rende responsabile del più grande genocidio nella storia del Burundi – ricordato con il nome di ikiza, la catastrofe. Strage selettiva di quadri Hutu, sterminio di 400 mila persone, esodo di altre 500 mila verso Zaire e Tanzania

1973

Golpe in Rwanda del generale Hutu Juvénal Habyarimana, che nel 1975 instaura un regime autoritario.

1988

 Scontri in Burundi. Migliaia di vittime. Si insedia un governo parlamentare a maggioranza Hutu, mentre l’esercito controllato dai Tutsi scatena la guerra civile ruandese, con un milione di profughi nei paesi vicini.

1990

 Colpo di stato in Rwanda da parte del Fronte Patriottico Ruandese (RPF), gruppo politico-militare nato nella comunità Tutsi rifugiatasi in Uganda. Esodo di profughi Hutu in Zaire.

6 aprile 1994

Un missile terra-aria abbatte l’aereo presidenziale dell’allora presidente ruandese Juvénal Habyarimana – al potere dal 1973. Con il pretesto di una vendetta trasversale, cominciano i massacri.

Tiziano Alimandi, studente del master “la scienza nella pratica giornalistica” presso il dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma