Vita intima

Vita intima

di Sofia Gaudioso

L’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Vita intima, racconta la vita apparentemente perfetta di Maria Cristina Palma travolta da un episodio che metterà tutto in discussione. Un video ricevuto sul telefono che la ritrae in intimità farà infatti riemergere un passato che credeva ormai sepolto. Lo scrittore entra nella mente della donna regalandoci un romanzo di grande introspezione che fonde tratti realistici, fantasiosi e paradossali. 

Il 25 gennaio 2023 presso la libreria Spazio Sette di Roma è stato presentato l’ultimo libro di Niccolò Ammaniti dal titolo “Vita intima” edito da Einaudi. Lo scrittore ha risposto alle domande di Elena Stancanelli, scrittrice e sceneggiatrice, e di Rosella Pastorino, scrittrice. Inoltre, nel corso dell’evento l’attrice Lorenza Indovina ha letto dei capitoli del libro. Lo scrittore di Io non ho paura, da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores, e di Come dio comanda, vincitore del premio strega nel 2007, torna con un nuovo romanzo dopo otto anni di assenza. 

“La prima idea di questa storia nasce quando stavo scrivendo il miracolo, poi ho deciso di riprenderlo durante la pandemia” afferma Ammaniti. 

Ammaniti dopo l’ultimo libro Anna, uscito nel 2015, ha ideato e diretto due serie televisive: il miracolo e Anna. E proprio quando stava girando quest’ultima in Sicilia è scoppiata la pandemia da Covid 19. 

“Stavo girando Anna – racconta lo scrittore – e a un certo punto ero talmente stanco da voler smettere prima. I registi però non possono smettere di lavorare e quindi sono andato avanti finché non è arrivata la pandemia. Il lockdown ci ha obbligati a mettere in pausa le riprese. È stato proprio in quel momento che ho pensato di smettere di fare cinema e di riprendere a scrivere”. 

Vita intima parla di una donna di 42 anni, Maria Cristina Palma. Una donna bellissima, la più bella del mondo, ricca e famosa e moglie del primo ministro. Se all’inizio del romanzo Maria Cristina Palma risulta antipatica al lettore, nel corso della storia diventa impossibile non empatizzare con questo personaggio. 

Per la prima volta un libro di Ammaniti ha come protagonista un personaggio femminile adulto. Un uomo che racconta una donna. 

“In molti – afferma Ammaniti – dicono che gli uomini non possono raccontare le donne, io non lo penso. Ci sono stati grandissimi scrittori che hanno scritto delle donne meravigliose, ad esempio Maria Anna Karenina. Mi sono costruito il suo personaggio un po’ come se fossi io, ho speso infatti pagine a raccontarla perché avevo una vera passione per lei”. 

La vita di Maria Cristina all’inizio del romanzo appare perfetta finché non viene sconvolta da un video che riceve da un uomo e che la ritrae giovanissima in intimità con lui.

“Mi interessava molto raccontare una donna in questa situazione. Credo che per un uomo ricevere un video del genere sarebbe molto diverso perché oltre al grande imbarazzo si troverebbe nella condizione di preoccuparsi più delle persone intorno che della propria essenza. Per una donna invece penso che una cosa del genere ti possa mettere in una condizione di totale malessere. È un qualcosa che si riflette su te stessa, su quello che sei” continua lo scrittore.

Ammaniti racconta dell’angoscia della protagonista, dei suoi pensieri più intimi, delle sue paure e ossessioni, riesce ad entrare nella sua mente e da questo ne risulta un romanzo introspettivo. 

“Il video che le arriva – continua lo scrittore – è un terremoto silenzioso, è come qualcuno che viene sparato ma fa finta di nulla perché sarebbe peggio mostrare la propria ferita. Quindi noi stiamo con lei. La letteratura questo lo può fare, il cinema fa molta più fatica a descrivere una cosa del genere, a stare nella sua mente nel momento in cui ha l’esplosione nucleare”.

In Vita intima il passato ha grande importanza. Lo scrittore racconta la vita di Maria Cristina Palma e le esperienze che ha vissuto. Si scoprirà infatti non solo il motivo che l’ha portata a girare quel video vent’anni prima ma anche dei traumi che ha subito da giovane. Quello della presenza del passato è una novità nella narrativa di Ammaniti che solitamente racconta o di persone troppo giovani per avere un passato o adulti troppo presi dalla loro vita presente e dai loro affari.  

“Sono passati più di vent’anni da quando ha fatto quel video e questa sensazione di ritornare a delle cose del passato, il fatto che questo video le riapra, mi è sembrata la chiave per trasformare un racconto in un romanzo” risponde Ammaniti. 

Maria Cristina Palma non si rivede più in quella giovanissima ragazza del video e questa cosa la spaventa. In passato ha subito delle molestie che l’hanno spinta a cambiare e a vivere la sua sessualità e il suo desiderio in modo completamente diverso.

“Lei – continua lo scrittore – si vede diversa, è una sorta di alter ego, una nemesi che lentamente chiude anche le porte del desiderio perché nonostante tutto lì dentro trova un’altra, un altro atteggiamento rispetto alla sessualità che ha dimenticato”. 

Questo libro racconta la storia di una donna in cui altre donne possono rivedersi. 

“Quando penso alle donne che vengono ricattate con questi video penso alla sofferenza che devono aver provato. Talmente forte che forse non la saprei neanche raccontare ma ci ho provato” conclude Niccolò Ammaniti. 

Sofia Gaudioso, biologa e comunicatrice della scienza