Occorre investire sulle rinnovabili per salvare l'economia, non solo benefici per l'ambiente. E' quanto messo in luce dallo studio dell'università di Oxford firmato da 231 economisti e coordinato dal Nobel Joseph Stiglitz.

Investire sulle rinnovabili per uscire dalla crisi, la parola agli economisti

Lo studio dell’università di Oxford firmato da 231 esperti e coordinato dal premio Nobel Joseph Stiglitz afferma che per uscire dalla crisi economica post-covid occorre investire sulle fonti rinnovabili

“Le politiche climate-friendly potrebbero produrre un risultato migliore sia per le economie che per l’ambiente”. È quanto si legge nel report Will COVID-19 fiscal recovery packages accelerate or retard progress on climate change?, pubblicato recentemente  sull’Oxford Review of Economic Policy. Lo studio, coordinato dall’economista Cameron Hepburn, dal premio Nobel Joseph Stiglitz e da Nicholas Stern della London School of Economics, raccoglie i contribuiti di ben 231 esperti di banche centrali, ministeri delle finanze e accademici provenienti da 53 paesi.

Gli autori hanno esaminato circa 700 pacchetti di stimoli fiscali e successivamente hanno confrontato i pacchetti “green” con quelli tradizionali, come le misure adottate dopo la crisi finanziaria del 2008. I dati hanno mostrato che le politiche green sono un’arma vincente non solo nella lotta ai cambiamenti climatici, ma anche per risollevare l’economia globale, ottenendo rendimenti a breve termine più elevati e maggiori risparmi a lungo termine. Peraltro, la costruzione di infrastrutture connesse a fonti rinnovabili come eolico e solare richiede molta manodopera, creando il triplo dei posti di lavoro rispetto agli investimenti nei combustibili fossili, oltre a essere meno suscettibile alla delocalizzazione. Si legge, infatti, che ogni milione di dollari di spesa genera 7,49 posti di lavoro a tempo pieno nelle infrastrutture per le energie rinnovabili, 7,72 nell’efficienza energetica, e soli 2,65 posti nel campo combustibili fossili.

Nello specifico, le aree su cui investire con un alto potenziale sia in termini di moltiplicatore economico sia che d’impatto sul clima sono: il trasporto a basse emissioni di carbonio, l’incremento dell’uso dell’idrogeno, la riqualificazione energetica degli edifici, la ricerca e sviluppo delle tecnologie verdi.  Secondo gli esperti è essenziale investire anche nell’istruzione per affrontare la disoccupazione immediata da Covid-19, nella riqualificazione della forza lavoro attuale verso nuove competenze adatte all’industria 4.0 e nel potenziamento della banda larga in modo che più persone possano lavorare da casa. Altre misure, come il salvataggio delle compagnie aeree, sono considerate invece svantaggiose sia per l’impatto economico che per l’ambiente.

Da questa crisi dunque possiamo trarre spunti per ripensare nuovi modelli di business, questa volta più sostenibili. “La riduzione delle emissioni innescata dal Covid-19 potrebbe essere di breve durata”, dichiara Hepburn, l’autore principale del rapporto, “ma da questo lavoro emerge chiaramente che possiamo scegliere di ricostruire meglio il futuro riducendo le emissioni di gas serra”.

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