#ioscelgosapienza

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Nashon Dussin Majaliwa è un biologo mozambicano e ora è studente del corso di genetica e biologia molecolare e del corso di terapia genica della Sapienza Università di Roma. Gli abbiamo chiesto perché ha scelto di studiare in Italia e quali sono i suoi sogni riguardo alla sua carriera da scienziato

Puoi presentarti?

Vengo dal Mozambico dove mi sono laureato in scienze biologiche con l’abilitazione in gestione di laboratorio. Ho lavorato nel campo della microbiologia medica e della biologia molecolare diagnostica presso l’Universidade Eduardo Mondlane in Mozambico e poi all’ULisboa e all’Institute Gulbenkian de Ciência. Adesso sono qui alla Sapienza perché penso che sia il posto perfetto dove stare in questo momento della mia carriera.

Adesso stai frequentando il master in genetica e biologia molecolare qui alla Sapienza. Come hai scelto che corsi seguire? 

Sono davvero appassionato di genetica medica, quindi ho scelto la terapia genica perché ero interessato a come utilizzare un approccio genetico per risolvere problemi legati alla salute. Inoltre, la terapia genica è un campo non molto conosciuto in Mozambico e penso che sarà utile implementare la terapia genica nel mio paese; quindi, voglio imparare il più possibile al riguardo.

Perché Sapienza?

Sono venuto qui grazie ad una borsa di studio fornita da un programma universitario. Questo progetto vanta numerose collaborazioni con università italiane. Tra queste ho scelto Sapienza perché è un’eccellenza negli studi in scienze naturali e in biologia. Inoltre, conoscevo molti scienziati che ci lavorano.

Quali sono le differenze tra la tua esperienza triennale e magistrale?

C’è una sorta di collegamento in entrambi i campi che ho studiato – scienze biologiche e genetica – penso che quello che sto facendo ora sia un approfondimento di quello che facevo prima. In generale, sono molto interessato a ciò che sto studiando. La genetica e la biologia molecolare sono correlate alla biologia, da sempre la mia passione, e mi danno anche la possibilità di approfondirne alcuni aspetti.  

Quando sei arrivato qui?

Sono arrivato l’anno scorso ma un po’ più tardi rispetto all’inizio del master per questo sto cercando di recuperare quello che non ho fatto nel primo semestre.

Il master prevede uno stage in laboratorio. Ci puoi raccontare le esperienze pratiche che hai avuto in precedenza? 

In Mozambico ho lavorato come assistente ricercatore nel Dipartimento di Microbiologia della facoltà di medicina dove mi occupavo di genetica dei patogeni.  In particolare, ho lavorato con l’Helicobacter pylori, un batterio che colonizza la mucosa gastrica e che causa molte malattie gastriche. Ho avuto anche una sorta di borsa di studio di ricerca tramite l’istituto Gulbenkian de Ciência, in Portogallo, dove ho lavorato sullo stesso argomento. Entrambe queste esperienze mi hanno fatto appassionare davvero alla genetica dei patogeni. Ora lavoro nel Dipartimento di malattie infettive del Policlinico Umberto I con la professoressa Alessandra e nel Dipartimento di biologia e biotecnologie con la professoressa Bianca Colonna. Stiamo lavorando con il batteriofago contro l’Acinetobacter baumannii e penso che questo sarà l’argomento della mia tesi.

Hai fatto molte esperienze: Mozambico, Portogallo e ora in Italia. È grazie alla scienza?

È un lungo viaggio in cui cerco di fare il più possibile per raggiungere i miei obiettivi. Quando sono nato, il mio sogno era diventare un medico o uno scienziato. Per diversi motivi non sono riuscito a diventare medico ma posso ancora diventare un bravo scienziato. Sono costantemente alla ricerca di nuove opportunità che mi rendano lo scienziato che ho sempre desiderato essere. Ecco perché mi sono spostato molto in giro per il mondo. Voglio diventare un grande scienziato e voglio dare un contributo importante alla nostra società. 

Qual è per te la caratteristica di un buon scienziato?

Un bravo scienziato deve interrogarsi su tutto ciò che vede, deve accettare ogni sfida e deve saper superare queste sfide. La vita in laboratorio è divertente, stimolante ma anche difficile; quindi, una caratteristica importante è avere tanta passione per quello che si fa è quella che ti spinge a essere chi vorresti.

Cosa prevedi di fare nel tuo futuro?

La scienza è competitiva. Quindi, per diventare uno scienziato forte, il mio prossimo passo sarà fare un dottorato di ricerca. Un dottorato non è solo una laurea è lo strumento che ti fornisce quei requisiti per risolvere i problemi scientifici che dovrai affrontare nel corso della tua carriera. Credo che questo abbia anche un impatto positivo per la nostra società.

Che tipo di dottorato vorresti fare? 

Vorrei collegare tre ambiti: ambiente, salute umana e salute animale. Quindi, vorrei fare un dottorato di ricerca in ambito sanitario, di malattie infettive o di sanità pubblica.

Che tipo di impatto vorresti avere sulla comunità? C’è un obiettivo specifico che vuoi raggiungere?

Il mio obiettivo è apportare almeno un cambiamento alla nostra società. Ad esempio, l’Helicobacter pylori, il batterio su cui ho lavorato, è stato riconosciuto dall’OMS come un patogeno che richiede un intervento scientifico perché resistente ai numerosi antibiotici e come cancerogeno perché provoca il cancro gastrico. In Africa non abbiamo molti scienziati interessati a questo batterio quindi voglio studiare la sua microbiologia molecolare e associare questa infezione ai numerosi reperti endoscopici e istopatologici. Questo potrebbe darmi la possibilità di risolvere i problemi delle persone che vivono con il cancro gastrico. Questa è solo una delle cose che posso fare con le mie conoscenze di genetica, biologia molecolare e biologia.

Nashon Dussin Majaliwa, studente del corso di laurea genetica e biologia molecolare della Sapienza università di Roma

Mattia La Torre, biologa e ricercatrice di tipo A presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma

Sofia Gaudioso, biologa e comunicatrice della scienza, Sapienza Università di Roma

Carmine Nicoletti, tecnico esperto della Sapienza università di Roma