Lo Zimbabwe eredita la biblioteca personale di Doris Lessing

Lo Zimbabwe eredita la biblioteca personale di Doris Lessing

Oltre 3.000 libri appartenenti alla collezione privata di Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura nel 2007, sono stati donati alla biblioteca comunale di Harare, Zimbabwe

La donazione è stata fatta dalle famiglie Cowen e Diski, beneficiarie del testamento della scrittrice morta poco più di un anno fa all’età di 94 anni. Come spiega al “Guardian” un portavoce che preferisce rimanere anonimo, «nel fare la donazione abbiamo risposto a una richiesta avanzata dall’Africa Community Publishing and Development Trust (ACPDT), una delle agenzie per le quali Doris Lessing lavorò in Zimbabwe, per cui i libri non richiesti dall’università dell’Anglia Orientale (cointestataria del lascito, ndr.) saranno portati in Zimbabwe in onore alla sua memoria».

La cerimonia ufficiale di consegna si è tenuta il 29 novembre scorso, in occasione del festival delle letterature della capitale LitFest Harare. L’evento è stato organizzato dal poeta e scrittore Chirikure Chirikure e ha visto la presenza di alcuni membri della famiglia Lessing, funzionari dell’ACPDT e altri scrittori zimbabwiani.

La collezione di libri ha affascinato i volontari della HarperCollins, (la casa editrice della Lessing), che si sono recati nella residenza londinese della scrittrice per catalogare e impacchettare l’eredità. Il personale ha riferito di aver «trovato libri non solo in ogni stanza della casa, ma in ogni spazio disponibile: nei corridoi, sotto le scale – c’erano libri dappertutto».
Gli aspetti logistici della spedizione sono stati affidati a Book Aid International, piccola Ong inglese che si occupa della donazione e distribuzione di libri in regioni disagiate dell’Africa subsahariana e opera in Zimbabwe dal 1959. Doris Lessing è stata una forte sostenitrice di Book Aid e i membri dell’organizzazione sono stati lieti di compiere la sua ultima volontà.

La biblioteca di Harare in una foto di Book Aid International

Alcuni dei libri donati appartenevano alla scrittrice da quando era adolescente. La donazione ha un valore particolare perché quei libri, come ha sottolineato la nipote Susannah Cowen, “sono tornati a casa”. Doris Lessing, infatti, è nata nel 1919 in Iran da genitori inglesi ma è cresciuta in Zimbabwe, dove trasferì con la famiglia nel 1925, quando il Paese era una colonia britannica nota come Rhodesia del Sud. A quattordici anni ha lasciato la scuola e ha proseguito gli studi da autodidatta, appassionandosi presto alla politica, alla sociologia e alla scrittura. Nel 1937 si è trasferita a Salisbury, capitale della Rhodesia, e ha iniziato a frequentare l’associazione culturale di stampo comunista “Left Book Club” . Nel 1949 ha lasciato l’Africa alla volta dell’Inghilterra dove ha pubblicato il suo primo romanzo, L’erba canta.
La denuncia delle politiche di discriminazione razziale, in cui vessava la popolazione indigena per opera dei coloni britannici, è stata uno dei temi centrali delle sue opere. Nel 1956 Doris Lessing è stata bandita dalla Rhodesia per aver duramente criticato l’apartheid ed è solo nel 1980, quando l’indipendenza dall’Inghilterra è stata riconosciuta a livello internazionale, che ha avuto il permesso rientrare.
Tornando in Zimbabwe è rimasta profondamente colpita dall’interesse per la lettura dei suoi abitanti che lei stessa definirà come “i più appassionati lettori del mondo”.

Ma in un paese dove si lotta per sopravvivere, un libro in edizione economica è un lusso che può costare quanto lo stipendio di un mese. Inizia così l’impegno della scrittrice per facilitare l’accesso ai libri alle persone che vivono nei villaggi remoti del paese. Insieme a Talent Nyathi, fonda l’organizzazione no profit Africa Book Development Organisation che, ad oggi, conta quasi duecento biblioteche in tutto il paese. Contemporaneamente lavora per l’Africa Community Publishing and Development Trust, per favorire, attraverso l’informazione e la cultura, lo sviluppo sociale e democratico dei paesi emarginati.

La donazione conclude emblematicamente la missione che la Lessing stava portando avanti. “Un gesto che”, stando alle parole di Bernard Manyenyeni, sindaco di Harare, “testimonia come l’amore di Doris Lessing per questo paese vada oltre la sua esistenza”.

Credits immagini: egaroaBookAid.org tramite FlickrCC