Il Bosone di Higgs spiegato da Marco Delmastro

Il Bosone di Higgs spiegato da Marco Delmastro

Insegnare la fisica delle particelle con i mattoncini Lego: è l’idea del fisico Marco Delmastro che ha presentato così il suo nuovo libro al Festival delle Scienze

Tutto esaurito al Festival delle Scienze a Roma per Marco Delmastro, che in un sala gremita ha parlato di fisica delle particelle e della scoperta del bosone di Higgs, valsa a Peter Higgs il Nobel per la fisica nel 2013.

Delmastro è un fisico del CERN, impegnato nell’esperimento ATLAS. Da anni cura il suo seguitissimo blog, in cui spiega con semplicità la fisica delle particelle al pubblico e al cane Oliver. Con la stessa chiarezza, Marco Delmastro ha scritto il libro Particelle familiari. Le avventure della fisica e del bosone di Higgs con Pulce al seguito, edito da Laterza.

La copertina del nuovo libro di Marco Delmastro: Particelle familiari. Credits: Laterza editore

La copertina del nuovo libro di Marco Delmastro: Particelle familiari.
Credits: Laterza editore

La Pulce insaziabile di “perché?”, ovvero il personaggio ispirato alla figlia Giulia di 7 anni, è il pretesto per raccontare quello che conosciamo del funzionamento dell’Universo e mostrare il celeberrimo acceleratore di particelle LHC del CERN di Ginevra.

Delmastro nel libro svela anche le avventure quotidiane di un ricercatore, fino al giorno in cui il bosone è stato identificato. Giorno che passerà alla storia come l’Higgs-dependence Day.

«Per me è stato fondamentale riuscire a mostrare sia il risultato che il cammino della scienza. Spesso la comunicazione tradizionale annuncia solo il successo. Ma io credo che il racconto della quotidianità, con l’avventura che si cela dietro, è quasi più importante della notizia del risultato.» ha spiegato Marco Delmastro.

Il Modello Standard di Lego, realizzato da Marco Delmastro. Credits: Marco Delmastro, dal blog Borborigmi

Il Modello Standard di Lego, realizzato da Marco Delmastro.
Credits: Marco Delmastro, dal blog Borborigmi

A teatro, Delmastro è arrivato carico di biglie e di mattoncini colorati della Lego, i suoi mezzi per spiegare i fondamenti della fisica delle particelle. Ogni mattoncino corrisponde a una particella ben definita, e guai a sbagliare. Così, come nel più semplice dei giochi, davanti alla platea incuriosita, ha iniziato a incastrare tra di loro le “particelle su” e le “particelle giù”, formando dapprima neutroni e protoni, poi interi atomi e molecole.

«Con questi tipi di mattoncini possiamo fare tutto quanto, papà? – chiede la Pulce prima di raccoglierli, un po’ sospettosa – Anche… i gatti? Le matite colorate? I libri di fiabe?». Sembrerebbe proprio di sì. E in sala c’è chi sogna di diventare un fisico delle particelle, come Valentino, 8 anni, che indeciso tra una carriera da fisico teorico o sperimentale, rivolge il suo dubbio a Marco Delmastro. Scattano gli applausi.