Alcuni ricercatori dell’Università del Colorado hanno finalmente osservato un cristallo liquido in fase nematica con le proprietà ipotizzate un secolo fa da Peter Debye e Max Born
Uno studio congiunto tra la “Missione Archeologica nel Sahara” di Sapienza, il Department of Antiquities di Tripoli e le università di Milano e Modena-Reggio Emilia indaga antichi metodi di coltivazione, in uso ancora oggi, nelle zone montagnose del deserto più grande del mondo
Già noto alla comunità scientifica per i suoi studi sull’importanza degli ioni calcio nella trasmissione sinaptica, nel 2013 Südhof viene insignito del Nobel in medicina per le sue ricerche sul traffico vescicolare
Durante il periodo di isolamento forzato nelle nostre abitazioni abbiamo assistito, incuriositi e un po’ meravigliati, alla pacifica invasione degli ecosistemi cittadini da parte di numerose specie animali. Ora l’essere umano è di nuovo in circolazione ed è importante trovare il modo di convivere. Ne abbiamo parlato con l’etologo Enrico Alleva
Un articolo pubblicato sulla rivista “Clinical Microbiology and Infection” approfondisce il ruolo delle università e delle istituzioni scientifiche nella comunicazione di notizie relative alla pandemia da Coronavirus
Nonostante le terapie antiretrovirali abbiano migliorato drasticamente l’aspettativa di vita di chi ha un’infezione da Hiv, non c’è ancora una cura che possa eliminarlo. Fondamentale in questo senso è il ruolo delle cellule reservoir, serbatoi dove si nasconde il virus, rimanendo inosservato. Fino a ora
Se ci recassimo nel luogo in cui negli anni ’70 viveva una specie di mammiferi, oggi avremmo scarse possibilità di trovarla. Questo il risultato di uno studio di Sapienza Università di Roma
Otto soggetti con ipermemoria e ventuno con normali doti mnemoniche. Un ricordo datato e uno studio funzionale dell’encefalo. Il lavoro tutto italiano, pubblicato sulla rivista Cortex, indaga la dimensione temporale dei ricordi e apre a nuove prospettive per la ricerca nel campo della neuroriabilitazione della memoria
Uno studio in collaborazione tra Sapienza Università di Roma, Asi e Ingv dimostra sperimentalmente che c’è un legame evidente tra le forze di natura astronomica e gli spostamenti delle placche litosferiche che compongono la crosta terrestre
Perlmutter, Riess e Schmidt hanno condiviso il premio nobel per la fisica nel 2011. Attraverso lo studio delle supernove hanno scoperto un’accelerazione che trascina a distanze inaspettatamente grandi le galassie. L’intero universo è in espansione accelerata.
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